27 Lug 2024, 07:56
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Intervista esclusiva a Simone Crolla

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Originario del Lago Maggiore, Simone Crolla ad oggi è uno degli esponenti più influenti dell’Italia all’estero. Dal 2009, infatti, è Managing Director di American Chamber of Commerce in Italy, organizzazione no profit affiliata alla Unated States Chamber of Commerce con sede a Washington, che dal 1915 ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di relazioni economiche e politiche tra gli Stati Uniti e l’Italia. Al Sancarlone ha rilasciato una intervista esclusiva in cui racconta del suo amore per l’America, che l’ha portato lontano dal suo lago, dove ritorna appena può e si sente sempre a casa.

“IL LAVORO MI HA PORTATO IN AMERICA, MA IL CUORE È SUL LAGO MAGGIORE”

Dove nascono le sue origini?

Sono cresciuto con la mia famiglia sul lago Maggiore, tra Dormelletto e Arona, dove nel 1995 sono diventato l’allora più giovane consigliere eletto in consiglio comunale. Successivamente mi sono trasferito a Milano dove frequentavo l’Università e poi ad Helsinki per un corso di specializzazione.

Come nasce il suo amore per l’America?

Sono da sempre innamorato dell’America. Ricordo che da piccolo passavo ore ed ore a guardare la cartina e immaginando come fosse la vita in quel Paese che mi sembrava così familiare pur non avendolo mai visitato. Non vi dico l’emozione quando mi chiamarono dalle Nazioni Unite a New York per svolgere un internship nell’Ufficio del Portavoce del Segretario Generale. Con uno sguardo sempre al di là dell’Atlantico, nel 2004 il Dipartimento di Stato americano mi ha selezionato per l’‘International Visitor Leadership Program’, un’esperienza che si svolge nell’arco di qualche settimana in diverse città americane e durante la quale ho potuto toccare con mano la grandezza di questo straordinario Paese.

Oltre all’America negli anni anche la politica ha sempre avuto un ruolo rilevante….

Il fil rouge dei miei primi anni professionali è stato segnato dalla politica, un amore che difficilmente si riesce ad abbandonare, sia da tecnico che da addetto ai lavori come Deputato dal 2012 al 2013. L’esperienza che più mi ha segnato è quella che ho vissuto dal 2003 al 2006, quando ho avuto l’onore e il privilegio di essere Vice Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio, che all’epoca era Silvio Berlusconi, supportandolo nelle relazioni con le altre istituzioni e gli investitori italiani ed esteri. Ricordo ancora la storica visita negli USA del 2006, quando il Presidente tenne quel memorabile discorso al Congresso USA. Credo sia davvero stata una testimonianza incredibile dell’amicizia tra il nostro Paese e l’America.

Credo che l’America sia sempre stata nel mio destino. Ad oggi, infatti, la mia principale attività è quella di Consigliere Delegato di American Chamber of Commerce in Italy, organizzazione che dirigo dal 2009 e che da oltre un secolo si occupa di facilitare lo sviluppo di relazioni economiche e politiche tra gli Stati Uniti e l’Italia, supportando i propri soci nel dialogo con istituzioni, società e strutture governative americane e italiane. Oltre a ciò, svolgo attività di consulenza per alcune aziende italiane e americane, supportandole nel loro sviluppo in Italia e in USA, sia dal punto di vista istituzionale che strategico.

In molte interviste si è definito “transatlantico”, cosa intende?

Mi reputo ‘transatlantico’ anche nel tempo libero perché, come attività di charity, sono stato tra i fondatori e poi direttore delle relazioni istituzionali del Padiglione USA a Expo 2015, dopo aver vinto la Request for Proposal del Dipartimento di Stato, e dal 2018 guido l’Advisory Board della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, oltre ad essere membro del Board of Directors della sua fondazione americana.

Si sente realizzato dopo anni di intenso lavoro?

Personalmente mi sento realizzato anche se credo che si possa fare sempre di più, e credo di essere entrato in una fase della vita in cui voglio cominciare a restituire e trasmettere un po’ di valori e consigli grazie alle esperienze che ho fatto e che sono stato in grado di crearmi. Per questo, di recente mi sono cimentato in una nuova avventura come docente a contratto per l’Università LUISS di Roma. Un’avventura che mi è davvero piaciuta e mi ha messo a contatto con molti giovani brillanti desiderosi di consigli e suggerimenti su come avviare le proprie carriere. Diciamo che mi sono reso conto di non essere propriamente un trentenne.. ma insegnare è stata un’esperienza fantastica e spero proprio di replicarla in futuro.

Quando si riposa?

Sono sempre in viaggio, tra Roma, Bruxelles, New York e Washington, ma davvero contento di tornare a casa quanto più spesso possibile. Mi sento davvero fortunato a essere legato ad un territorio così bello e rinomato in tutto il mondo, specialmente negli Stati Uniti. Forse non tutti lo sanno, ma la Statua della Libertà, forse il simbolo del sogno americano, prende ispirazione dal nostro Sancarlone, con tanto di targa ai suoi piedi a ricordarlo a tutto il mondo. Un orgoglio in più per questa fantastica terra che spero continui a essere valorizzata come merita. Ancora oggi, ogni volta che prendo l’uscita dell’autostrada e pian piano mi avvicino ad Arona, continuo a stupirmi dei meravigliosi panorami in cui perdere lo sguardo. Con la consapevolezza data dall’aver viaggiato tanto, sono convinto che non ci sia posto più bello del nostro lago.

di Fiorella Nicotera

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