ARONA – “Si dovrebbe non credere alla morte come l’estrema forma di esistere…”. E’ trascorso un anno dalla scomparsa di Piero Guazzoni e l’amico Luciano Zoccatelli lo ricorda con grande affetto e commozione sia elencando i ricordi difficili che la vita di tutti i giorni ci regala, sia dei momenti di grande allegria come vecchi compagni di viaggio che con il suo talento e la sua intelligenza sapeva trovare la migliore via d’uscita in ogni occasione. Oggi a un anno dalla scomparsa non possiamo e soprattutto non vogliamo dimenticarci del suo sorriso gentile, della sua battuta allegra al momento giusto, della sua saggezza nel capire e districarsi nelle lunghe riunioni degli “ Amiss dal Dialètt”. In tutto questo dimostrava la sua affabilità con cui stava in compagnia degli amici, di amici che si rispettavano e si volevano bene, amici non solo di Arona ma di tutto il nostro Lago Maggiore. Momenti in cui ognuno parlava dei suoi momenti difficili, dei timori e delle speranze e trovava conforto e condivisione. In questo breve ricordo non si può dimenticare Piero Guazzoni poeta dialettale con il suo libro: Scritt su un foj da carta . Un libro che è un viaggio nel mondo dei ricordi scritti in dialetto e in italiano, poesie che nascondono ironia, malinconia e un una punta di nostalgia. Oggi il nostro amico Piero Guazzoni ci manca sempre di più, come ci manca la sua gentilezza e quel suo sorriso magico.
La Redazione